Pemio Nazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla Bicicletta e al suo mondo

Un canto di libertà per Il Bicicletterario da Petra Magoni


Corpo e voce, materializzazione del canto, corpo vocale: nel talento di Petra Magoni la natura eterea del canto e la sua componente corporea sono un tutt'uno armonico, una forza che si dispiega in un'infinità di sfumature, di 'atteggiamenti' vocali, viscerale e sublime.

Se, come disse Cesare Angelini, "la bicicletta è l'immagine visibile del vento", Petra può ben esserlo del canto.
Capace di reinterpretare ogni genere musicale attraverso la sua particolarissima espressività, mette la sua invidiabile estensione vocale e la sua tecnica strabiliante ed eclettica al servizio del 'racconto' che ogni canzone porta con sé.
Ironica e drammatica, sbarazzina o severa, divertita o intensa, la sua performance dona vita nuova e inaspettata a brani di ogni tempo, coinvolgendo in uno spettacolo che sconfina nella rappresentazione teatrale.

Tutto ciò ha trovato il suo naturale habitat nel duo Musica Nuda, con Ferruccio Spinetti al contrabbasso (già Avion Travel): nel nome, un aggettivo che col copro è sovente collegato; nelle esibizioni, la ricca essenzialità propria delle grandi cose.
E' quindi un onore e un immenso piacere, scoprire Petra tra i sostenitori de Il Bicicletterario: per noi tutti, il suo ricordo della prima bicicletta, il suo canto di libertà... 

Ricordo la mia prima bicicletta.

La sognavo, e sognavo il cavallo sauro dorato in una foto dell'enciclopedia degli animali.

Ricordo di aver scelto la bici proprio di quel colore: un rossiccio metallizzato che tanto mi ricordava il mantello di quel cavallo.
La bicicletta diventò così il mio primo cavallo, la compagna di tante avventure in libertà.

La prima indipendenza, il respiro di libertà, la forza nello spingere sui pedali. E poi, fare banda con gli altri ragazzini del quartiere. E fare le corse a chi arriva prima.
E ancora, quella sensazione di velocità ma in una dimensione tutta umana, una velocità che non ci impedisce di vedere dove andiamo e la strada che percorriamo: ecco cosa dovremmo recuperare, oggi che siamo un po' tutti malati di una diversa velocità, quella che ci spinge a tralasciare le cose davvero importanti.

Andare, e sognare di andare ancora più lontano.
Contare sulle proprie forze e su un mezzo che diventa un prolungamento del tuo stesso corpo: altro che moto, per me il vero centauro è il ciclista!

E la bici continua ad essere una bella compagna di avventure, di indipendenza e libertà.

Così come il mio canto...
 Petra Magoni









Petra Magoni comincia a cantare in un coro di voci bianche e per molti anni fa esperienza in gruppi vocali di vario genere.
Studia canto presso il Conservatorio di Livorno e l’Istitituto Pontificio di Musica Sacra di Milano, perfezionandosi in musica antica con Alan Curtis.
Nel corso degli anni ha partecipato a seminari tenuti da Bobby McFerrin , Sheila Jordan (improvvisazione), Tran Quan Hay (canto armonico e difonico), King’s singers (ensemble vocale).
Dopo alcune esperienze nel mondo della musica antica e operistica approda al rock nel gruppo pisano Senza freni, con il quale partecipa all’edizione 1995 di Arezzo Wave.
Prende parte due volte al festival di Sanremo (1996, con la canzone “E ci sei”; 1997, con “Voglio un dio”). In questo periodo appare in numerose trasmissioni televisive (Tappeto volante, Aria fresca, In famiglia, Due come noi, Su le mani, ecc…), partecipa alla tournee teatrale e a un film (Bagnomaria) dell’attore Giorgio Panariello, con il quale scrive e incide la canzone “Che natale sei”.
Sotto lo pseudonimo di Artepal lavora nel mondo della dance (“Don’t give up” è stato il brano-guida di tutti gli spot televisivi della Sasch), come cantante e come autrice.

Ha inciso due dischi a proprio nome (Petra Magoni, 1996 e Mulini a vento, 1997) , uno sotto lo pseudonimo Sweet Anima, uscito nel gennaio 2000, contenente le canzoni scritte in inglese da Lucio Battisti e, come Aromatic insieme a Giampaolo Antoni, l’album elettro-pop Still Alive uscito nel novembre 2004. Negli anni 2002, 2003 e 2004 prende parte all’operina di Stefano Bollani e David Riondino “Cantata dei pastori immobili - Presepe vivente e cantante” con Paolo Benvegnu’, Monica Demuru, Mauro Mengali, uscito con Baldini e Castoldi in libro più disco.

Nel gennaio 2003 incontra Ferruccio Spinetti (all’epoca da 15 anni contrabbassista della Piccola Orchestra Avion Travel) con cui quasi per gioco incide l’album MUSICA NUDA, uscito nel 2004 per l’etichetta “Storie di Note” che si è classificato al terzo posto al Premio Tenco 2004 nella categoria interpreti.
Il cd, pubblicato nel 2005 anche in Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Svizzera per l’etichetta Bonsai Music ha venduto all’estero oltre 30.000 copie e ha ottenuto dalla radio pubblica francese il prestigioso bollino della FIP e il riconoscimento delle quattro “clés” di Télerama, rimanendo a lungo ai primi posti della classifica jazz delle vendite.

Da allora, riconoscimenti e successo non si sono mai arrestati. I concerti di MUSICA NUDA sono oltre 150 l’anno, tenuti in Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Grecia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Svizzera, Russia, Tunisia, Stati Uniti, Cina, Ecuador, Israele, Montenegro, Canada, Serbia, Albania. Molte le sale e i teatri prestigiosi tra cui ricordiamo: il Teatro S.Carlo di Napoli, L’Olympia di Parigi, il Joe’s Pub di New York.

Nel corso degli anni Petra ha collaborato (sia dal vivo che su disco) con molti musicisti italiani e non: Stefano Bollani, Ares Tavolazzi, Al Jarreau, Bojan Z, Erik Truffaz, Paolo Benvegnu’, Antonello Salis, Nicola Stilo, i Tetes de Bois, Morgan, Jaques Higelin, Ginevra di Marco, Avion Travel, Les Anarchistes, Massimo Ranieri, Sanseverino.

Se ancora non vi è capitato di ascoltarla dal vivo, il nostro consiglio è di informarvi subito sulle sue prossime date: un suo concerto è un'esperienza memorabile! Nel frattempo, ecco la rivisitazione di 'Bellezza in bicicletta' ad opera di Musica Nuda:



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