Pemio Nazionale di Poesia e Narrativa dedicato alla Bicicletta e al suo mondo

La foto in locandina

"Backward cycling" - © Luca De Siena
Quest'anno, un altro giovane fotografo del luogo ha voluto offrirci un suo scatto dedicato, per la realizzazione della locandina de IL BICICLETTERARIO.
Si tratta di Luca De Siena, cui vanno i più sentiti ringraziamenti di tutto lo staff organizzativo per la disponibilità e l'impegno.

Come egli stesso ci spiega, “La foto realizzata per IL BICICLETTERARIO - Edizione 2016 è stata concepita pensando ad un contrasto temporale. La location scelta è l’area dello stabilimento ex-Sieci, simbolo della cittadina di Scauri (LT); la struttura della fabbrica, con la sua alta ciminiera, grazie alla tecnica del 'panning', risulta illusoriamente in movimento, mentre la ragazza in bici, una sorta di viaggiatrice del tempo proveniente dall'epoca in cui le Sieci erano attive e produttive, appare ferma, ‘congelata’ nel tempo, sebbene realmente in movimento. Un viaggio all’indietro negli anni (non è affatto casuale, in tale ottica, il senso di marcia: verso sinistra), per indurre nei miei concittadini una riflessione sul recupero di un’area storica e simbolica, che possa riportarla alla vita (il movimento) affinché non resti solo un 'fantasma', un'ombra dal passato, come quella ragazza in bici.

Un enorme 'grazie' anche a Adelaide Alligalli, la modella che ha collaborato con Luca, affinché si concretizzasse l'idea che ci ha illustrato.

Di seguito, una breve biografia di entrambi e alcuni cenni storici sulla location scelta per il set.

 

Con un background musicale da compositore elettronico, da ormai più di dieci anni, Luca De Siena si dedica alla fotografia.
La macchina fotografica è stata contemporaneamente lo stimolo e lo strumento per esplorare e indagare la natura, in particolare quella dei boschi e delle montagne (i Monti Aurunci) che da sempre stanno lì, proprio dietro la finestra di casa, quelle stesse cose che, a lui bambino, apparivano tanto inaccessibili quanto pericolose.
Dai paesaggi di ampio respiro ai dettagli di minuscoli funghi e invertebrati, la Natura è il principale soggetto delle sue foto, per le quali ha ricevuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali (LIPU, Narava, Illustrare la Natura e altri).
"Misty Autumn dawn"

Offrire una prospettiva personale e insolita di vedute considerate familiari, dar luce alle piccole cose, con l'intento - e la speranza - di spingere l'osservatore verso la riscoperta di un universo variegato che merita rispetto e tutela: questo il fine reale e dichiarato della sua fotografia, del suo viaggio per immagini attraverso il mondo che ci ospita. Lo stesso mondo che, molto prima che con l'obiettivo, ha imparato a conoscere - partendo dalla sua terra - in sella ad una bici, scoprendone scorci, ammirandone luoghi, percorrendone nuovi tragitti, di ogni cosa conservando fotogrammi di memoria.


Un cammino, cominciato ad occhi ben aperti, che prosegue con l'obiettivo attento e rispettoso di uno spettatore affascinato.

Potete ammirare i lavori di Luca e seguirlo sulla sua pagina facebook: Luca De Siena - Nature Photography






foto © Enrica De Nicola
Adelaide Alligalli si definisce orientalista per maledizione; fin da bambina coltiva la sua passione per gli abiti e la storia del costume, ama lavorare recuperando i materiali, è una grande collezionista di 'munnezza' portata dal mare e adora andare in bici. Il suo sogno è vivere in un paese dove si possa fare a meno dell'automobile.

blog personale di Adelaide Alligalli








La location: stabilimento ex-Sieci, Scauri (LT) 

Percorrendo l’Appia o il lungomare di Scauri, si osservano le strutture ed il fumaiolo della fabbrica di laterizi ‘Sieci- fornaci di Scauri’, non più attiva dal 1980. Lunga la storia di questa fabbrica, oggi monumento industriale purtroppo abbandonato in buona parte alle alterne volontà politiche.

Le fornaci ‘Sieci’ con imponenti capannoni, una ciminiera ed un lungo pontile sul mare, nasce nel 1880 sul modello della fabbrica originaria di Pontassieve in provincia di Firenze.

La materia prima proveniente dalle cave di argilla di Spigno e di Penitro (frazione di Formia), veniva utilizzata per produrre mattoni, tegole marsigliesi, tavelloni, vasellame e fioriere di forma comune, forati ed altro materiale per fumaioli, normalmente realizzati con stampi in legno predisposti dagli operai. La fabbrica nasce in un periodo in cui l’economia locale era prevalentemente agricola. La manodopera proveniva dai paesi limitrofi, con particolare riferimento ai bravi operai di Tremensuoli (frazione di Minturno). Il Direttore dello stabilimento, Umberto Pasquini, in seguito agli eventi bellici del 1944 riesce, nel 1949, a ricostruire la struttura, che in seguito diventerà parte del gruppo Sieci Fornaci Meridionali.

Una caratteristica importante ed utile per lo smistamento del materiale edilizio era il pontile in legno, con pali dalla punta catramata infissi nella sabbia, che dalla fabbrica raggiungeva le navi per la spedizione. Una sovrastruttura in tavolato di legno ed una piccola rotaia erano indispensabili per il passaggio dei carrelli condotti a mano.

Era consuetudine, ogni anno nella notte di Natale, procedere alla cerimonia di accensione del forno della fabbrica. I protagonisti di questa operazione memorabile erano l’operaio più anziano e la persona di famiglia più giovane. In data 2 settembre 1962, la direzione dello stabilimento passa a Venturino Pasquini, che ne regge le sorti fino al 1980, quando lo stabilimento di laterizi cessa la sua attività. Oggi è obbligo morale per tutti rivalutare questa 'cattedrale del mare', che Ersilia Russo descrive come, “protetta alle spalle da un'importante montagna e trattenuta come in un grande abbraccio da due membra, una d’oro e l’altra d’argento”. 

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